Il contenuto è lo stesso. Una strada che si perde nell'orizzonte. A cambiare sono le domande che le due immagini suscitano. "Cosa c'è dentro/dietro la nebbia?" mi chiedo nel primo caso. "La strada che sto percorendo svolterà a destra o a sinistra?" mi chiedo nel secondo, dove la strada è segnata e non ho possibilità di tornare indietro.
mercoledì 21 maggio 2014
Strade
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sabato 17 maggio 2014
Procrastinare
Procrastinare. Rimandare. Si rimanda perché il tempo è poco e si scelgono delle priorità. Ma a volte il tempo abbonda e allora perché non togliersi subito le incombenze?
Ho trovato questa bella presentazione su SlideShare che spiega quali sono le ragioni per cui rimandiamo le cose da fare. Se l'argomento non interessa, almeno guardatela per le immagini.
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mercoledì 14 maggio 2014
Dell'esserci stato (?)
Adoro Roland Barthes. Adoro quello che dice. Adoro il suo modo di scrivere. Uno dei suoi libri più intriganti è "La camara chiara" dove, in un centinaio di paginette, indaga l'essenza della fotografia analogica (quella che si faceva quando nelle macchine fotografiche era inserito il rullino). Bene l'essenza di quella fotografia è "l'esserci stato". La fotografia testimonia l'esistenza di un qualcosa o qualcuno. Lì la luce "impressionava" la materia, lasciandovi un calco. Ma oggi, che la luce viene trasformata in numeri... la donna di questa foto esisterà veramente o sarà solo un codice numerico particolarmente armonioso?
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lunedì 12 maggio 2014
Ikea tutta la vita
Scrivo questo post a favore di Ikea perché il "made in Italy" mi ha deluso. Come avevo detto in un procedente post, la mia compagna ed io abbiamo da poco risistemato la nostra casa. Volendo fare le cose "fatte bene", abbiamo deciso di acquistare la cucina presso un noto brand italiano. Siamo sempre stati acquirenti di mobili Ikea ma, in fondo in fondo, consideravamo questa soluzione come "un accotentarsi" perché la qualità stava altrove.
Proprio servendomi di un marchio di eccellenza ho scoperto che Ikea è un brand di qualità:
Piccola nota a margine. Durante la ricerca della cucina, tutti i rivenditori di altissimo livello (quelli da cui siamo andati per puro scrupolo) hanno sottolineato più volte che "la tal cosa" era "prodotta in Germania" e che questo era garanzia di solidità.
E' interessante notare è "Mondo Convenienza" molto onostamente sottolinei come il poprio punto di forza sia "il prezzo". Questo è già un ottimo punto di partenza per impostare una relazione. Un punto di partenza onesto.
Imparare il marketing significa fare attenzione a cosa riceviamo come clienti
Proprio servendomi di un marchio di eccellenza ho scoperto che Ikea è un brand di qualità:
- quando Ikea dici che un certo prodoto sarà dispobibile o sarà consegnato in un certo giorno lo sarà effettivamente, nel caso delle nuova cucina non solo la consegna era in ritardo, ma nessuno ce l'ha comunicato, quindi;
- Ikea parla con i suoi clienti, un brand italiano no (soprattutto se specializzato in un determinato settore); perché spendere tempo in una relazione se si sa che il cliente potrebbe farsi vivo tra 10/15 anni?
- certo Ikea, ha soluzioni - parlo di stili - abbastanza limitate, tuttavia i materiali utilizzati e le soluzioni di arredo sono in tutto e per tutto simili a quelle di un considdetto brand di qualità.(quanta differenza rispetto ai mobili acquistati dai nostri nonni o dai nostri genitori). Quindi la durata nel tempo sarà circa uguale (ma il costo di partenza inferiore);
Piccola nota a margine. Durante la ricerca della cucina, tutti i rivenditori di altissimo livello (quelli da cui siamo andati per puro scrupolo) hanno sottolineato più volte che "la tal cosa" era "prodotta in Germania" e che questo era garanzia di solidità.
E' interessante notare è "Mondo Convenienza" molto onostamente sottolinei come il poprio punto di forza sia "il prezzo". Questo è già un ottimo punto di partenza per impostare una relazione. Un punto di partenza onesto.
Imparare il marketing significa fare attenzione a cosa riceviamo come clienti
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domenica 11 maggio 2014
Rocco e le patatine di una volta
Rocco Siffredi torna ad essere "intenditore di patatine" nel nuovo spot di Amica Chips. L'occasione è offerta dal Lancio di Eldorada, "le patatine fatte come quelle di una volta". E su questa definizione di prodotto scatta l'ironia e la citazione audiovisiva. Perché nella parte della "patatina" vi è niente di meno che Ornella Muti, o meglio la sua icona, estrapolata dall'universo dei contenuti degli anni Settanta.
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giovedì 8 maggio 2014
Libri - Il ritratto di Dorian Gray
Lo sto rileggendo. E lo sto riscoprendo. Rileggere un libro a distanza di anni significa interpretarlo in un modo diverso, alla luce delle esperienze che abbiamo vissuto. Il ricordo più vivido che avevo del romanzo erano i fulmianti aforismi (questa capacità di scardinare/dissacrare i costumi e le convenzioni sociali - mi chiedo se Nietzche abbia mai letto Wilde). Oggi questo atteggiamento dissacratorio spinto mi interessa meno e - a tratti - mi irrita.
Quello che oggi mi colpisce è la finezza di Wilde nel tratteggiare i legami tra dentro (l'anima) e fuori (l'aspetto). Il cambiamento fisico è legato a due elementi, il tempo che trascorre e le esperienze che facciamo. Anche la vita lascia i suoi segni. L'eterna giovinezza (ma forse sarebbe meglio dire "la preservazione del momento in cui la giovinezza ci rende/fa apparire perfetti") è il sogno dell'esperienza infinita che non intacca ciò che ci permette di compierla, il nostro corpo. Ma se il sogno diventasse realtà, la risposta alla domanda, cosa saremmo doventati se avessimo putato invecchiare è... un dipinto stregato (da chi o da che cosa non si sa).
Perché in fondo Gray, della sua anima si preoccupa. Il quadro che sopporta incorpora i cambiamenti del suo corpo lo attrae. Più da un punto di vista estetico che morale, a dire il vero. Gray godo nel confrontare la sua immagine pubblica (il giovane che si riflette nello specchio) con quella sua privata (il vecchio corrotto dal tempo e delle esperienze), Prova ribrezzo per la sua immagine "nascosta". Ma questo ribrezzo è più una sensazione (un brivido) che un reale disgusto verso se stesso. Cogli le differenze...e godi dell'abisso che separa le due immagini.
Wilde è un post moderno ante litteram, un precursore dell'importanza dell'esperienza estetica, del valore dell'aspetto fisico (della bellezza) nella società contemporanea e dell'intelligenza dellìapparire.
Quello che oggi mi colpisce è la finezza di Wilde nel tratteggiare i legami tra dentro (l'anima) e fuori (l'aspetto). Il cambiamento fisico è legato a due elementi, il tempo che trascorre e le esperienze che facciamo. Anche la vita lascia i suoi segni. L'eterna giovinezza (ma forse sarebbe meglio dire "la preservazione del momento in cui la giovinezza ci rende/fa apparire perfetti") è il sogno dell'esperienza infinita che non intacca ciò che ci permette di compierla, il nostro corpo. Ma se il sogno diventasse realtà, la risposta alla domanda, cosa saremmo doventati se avessimo putato invecchiare è... un dipinto stregato (da chi o da che cosa non si sa).
Perché in fondo Gray, della sua anima si preoccupa. Il quadro che sopporta incorpora i cambiamenti del suo corpo lo attrae. Più da un punto di vista estetico che morale, a dire il vero. Gray godo nel confrontare la sua immagine pubblica (il giovane che si riflette nello specchio) con quella sua privata (il vecchio corrotto dal tempo e delle esperienze), Prova ribrezzo per la sua immagine "nascosta". Ma questo ribrezzo è più una sensazione (un brivido) che un reale disgusto verso se stesso. Cogli le differenze...e godi dell'abisso che separa le due immagini.
Wilde è un post moderno ante litteram, un precursore dell'importanza dell'esperienza estetica, del valore dell'aspetto fisico (della bellezza) nella società contemporanea e dell'intelligenza dellìapparire.
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mercoledì 7 maggio 2014
Viva Peppa Pig!!!!
Sento molti genitori dire che non ne possono più di Peppa Pig. Infatti, ... non è quel genere di programma che un adulto aspira a vedere tutti i giorni... Tuttavia penso che per un bambino sia un contenuto di qualità. Per diverse ragioni:
PS. Provate a compilare il sondaggio qui a fianco
- ogni puntata offre degli elementi di conoscenza per i bambini (dai numeri al fatto che vengono nominati e spiegati diversi oggetti del mondo reale);
- in alcuni episodi Peppa e George, i due protagonisti, si trovano ad affrontare delle situazioni reali (la noia in una giornata di pioggia, la delusione di una sconfitta) e i genitori (mamma e papà Pig) a suggerire loro delle soluzioni semplici o a incoraggiarli;
- RAI YoYo propone ogni sera un episodio (in genere il primo della decina che compongono la maratona "Peppa Pig" di prima serata) in inglese subito dopo la versione italiana e quindi si tratta (anche per i grandi) di un occasione di apprendimento/ripasso della lingua straniera.
PS. Provate a compilare il sondaggio qui a fianco
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martedì 6 maggio 2014
Luceplan
Negli ultimi 6 mesi sono stato impegnato nella ristrutturazione di una casa. Terminati i lavori per la messa a punto dell'impianto idraulico/elettrico e di muratura, ho dovuto scegliere gli elementi di arredo, tra cui i lampadari.
Volendo un ventilatore, la mia compagna ed io siamo stati immediatamente attratti dai lampadari Luceplan (il modello è il Blow). La loro forma è non banale ed elegante. Insomma la media dei "lampadari a pale" in commercio non regge il confronto con questo oggetto. Al momento dell'installazione ci siamo però trovati davanti a una sorpresa. Il Blow ha cinque fili, mentre un normale impianto elettrico - per quanto riguarda i lampadari presenti in ogni stanza - ne ha due o tre, più la messa a terra. Poiché il lampadario è un piccolo computer, con i normali collegamenti, premendo l'interruttore, si accende e si spegne l'apparecchio (non la luce).
Dico subito che un modo per usare "normalmente" il lampadario esiste. E' una soluzione pratica, anche se non ottimale perché non permette di sfruttare tutte le sue possibili funzionalità usando gli interruttori (il telecomando diventa fondamentale - e quindi attenzione a dove lo posate). In sostanza, dopo aver installato il lampadario e dopo aver premuto la prima volta l'interruttore (l'apparecchio si accende), accedente la luce con il telecomando. A questo punto l'interrutore della parete controllerà la l'accensione e lo spegnimento della luce e non dell'apparecchio (questo in soldoni, poi chiedete al vostro eletricista). Il punto debole del trucco è che se usate il telecomando per accendere e spegnere la luce, poi dovete ricordarvi, di ripristinare la situazione originaria.
Con il senno di poi, se avessi saputo (o se il rivenditore mi avesse detto) di questa peculiarità (i cinque fili) dell'apparecchio, avendo già fatto l'impianto, non l'avrei comprato.
Inoltre, poiché il lampadario è un piccolo computer, una lucina rossa che indica il funzionamento, rimane comunque sempre accesa con la modalità di utilizzo che ho descritto. E quindi il lampadario consuma energia anche quando è spento. A volte il design è veramente poco usabile.
PS
Ah... se vi piace il modello, è possibile prendere il lampadario scontato con i punto dell'ESSELUNGA
Volendo un ventilatore, la mia compagna ed io siamo stati immediatamente attratti dai lampadari Luceplan (il modello è il Blow). La loro forma è non banale ed elegante. Insomma la media dei "lampadari a pale" in commercio non regge il confronto con questo oggetto. Al momento dell'installazione ci siamo però trovati davanti a una sorpresa. Il Blow ha cinque fili, mentre un normale impianto elettrico - per quanto riguarda i lampadari presenti in ogni stanza - ne ha due o tre, più la messa a terra. Poiché il lampadario è un piccolo computer, con i normali collegamenti, premendo l'interruttore, si accende e si spegne l'apparecchio (non la luce).
Dico subito che un modo per usare "normalmente" il lampadario esiste. E' una soluzione pratica, anche se non ottimale perché non permette di sfruttare tutte le sue possibili funzionalità usando gli interruttori (il telecomando diventa fondamentale - e quindi attenzione a dove lo posate). In sostanza, dopo aver installato il lampadario e dopo aver premuto la prima volta l'interruttore (l'apparecchio si accende), accedente la luce con il telecomando. A questo punto l'interrutore della parete controllerà la l'accensione e lo spegnimento della luce e non dell'apparecchio (questo in soldoni, poi chiedete al vostro eletricista). Il punto debole del trucco è che se usate il telecomando per accendere e spegnere la luce, poi dovete ricordarvi, di ripristinare la situazione originaria.
Con il senno di poi, se avessi saputo (o se il rivenditore mi avesse detto) di questa peculiarità (i cinque fili) dell'apparecchio, avendo già fatto l'impianto, non l'avrei comprato.
Inoltre, poiché il lampadario è un piccolo computer, una lucina rossa che indica il funzionamento, rimane comunque sempre accesa con la modalità di utilizzo che ho descritto. E quindi il lampadario consuma energia anche quando è spento. A volte il design è veramente poco usabile.
PS
Ah... se vi piace il modello, è possibile prendere il lampadario scontato con i punto dell'ESSELUNGA
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sabato 12 aprile 2014
I 5 sportivi più... cattivi
Il piacere di guardare una performance sportiva sta in parte nel carattere degli atleti che vi sono impegnati. Alcuni in particolare è inevitabile che suscitino la il favore del pubblico. A farlo sono in genere i lottatori, coloro che mettono tutto se stessi. I grintosi. Ecco la classifica dei miei cinque favoriti...
#5. John McEnroe
Nella mia personalissima classifica al quinto posto figura John McEnroe. Al quinto posto solo per una questione anagrafica. E' il più vecchio, pazzo, genio che ha contribuito a rendere divertente e spettacolare il mondo dello sport.
Visita: https://twitter.com/McEnroeTweets
#4. Nigel Mansell
Perché mi piace Mansell, perché corre al limite. Sempre, anche quando vince... con il rischio di far scoppiare una gomma o perdere un mondiale. Il video qui sotto è il primo di una serie di tre... Tutti da vedere...
Visita: http://www.nigelmansell.co.uk/
#3. Paul Ince (o ringhio Gattuso)
Lottare sempre. Su ogni palla. Fino all'ultimo. Per quanto possa amare Gattuso, da interista non posso che sponsorizzare in terza posizione Paul Ince. Ma forse voi avete in mente anche altri giocatori... Un Pasquale Bruno per esempio...
#2. Charles Barkley
In questa classifica non poteva mancare il "cattivo" del basket per antonomasia, Charles Barkley...
Visita: https://twitter.com/CHARLESBARRKLEY
#1. Mike Tyson
Il primo posto è scontato, no?
Visita: http://www.miketyson.com/
#5. John McEnroe
Nella mia personalissima classifica al quinto posto figura John McEnroe. Al quinto posto solo per una questione anagrafica. E' il più vecchio, pazzo, genio che ha contribuito a rendere divertente e spettacolare il mondo dello sport.
Visita: https://twitter.com/McEnroeTweets
#4. Nigel Mansell
Perché mi piace Mansell, perché corre al limite. Sempre, anche quando vince... con il rischio di far scoppiare una gomma o perdere un mondiale. Il video qui sotto è il primo di una serie di tre... Tutti da vedere...
Visita: http://www.nigelmansell.co.uk/
#3. Paul Ince (o ringhio Gattuso)
Lottare sempre. Su ogni palla. Fino all'ultimo. Per quanto possa amare Gattuso, da interista non posso che sponsorizzare in terza posizione Paul Ince. Ma forse voi avete in mente anche altri giocatori... Un Pasquale Bruno per esempio...
#2. Charles Barkley
In questa classifica non poteva mancare il "cattivo" del basket per antonomasia, Charles Barkley...
Visita: https://twitter.com/CHARLESBARRKLEY
#1. Mike Tyson
Il primo posto è scontato, no?
Visita: http://www.miketyson.com/
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lunedì 7 aprile 2014
Viaggiare in Lombardia
Se vivete in Lombardia e usate molto i mezzi pubblici (non solo all'interno della vostra provincia) potete risparmire facendo la tessera "Io viaggio in Lobardia". La tessera, emessa da Trenord, consente di prendere qualsiasi mezzo pubblico regionale (autobus, tram, metropolitana e treni - esclusi intercity).
Per maggiori informazioni: http://www.trenord.it/it/biglietti/tessere/io-viaggio.aspx
Per maggiori informazioni: http://www.trenord.it/it/biglietti/tessere/io-viaggio.aspx
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Police on my back - Clash
Uno dei migliori pezzi rock mai scritti
domenica 6 aprile 2014
Colluttorio e salute
Un uso prolungato del collutorio può aumentare il rischio di tumori alla gola. È questo l’inquietante risultato di una ricerca condotta dagli scienziati scozzesi della University of Glasgow Dental School, secondo cui, fare più di tre risciacqui al giorno renda più vulnerabili a sviluppare la grave patologia che colpisce bocca e gola.Approfonidsci su: http://www.si24.it/2014/04/06/usare-troppo-collutorio-puo-causare-il-cancro-la-ricerca-pubblicata-su-oral-oncology/46249/
"La vita è tenebra se non vi è passione"
E io vi dico la verità che la vita è tenebra se non vi è passione,Gibran - Il profeta
e che ogni passione è cieca sepriva di conoscenza,
e che ogni conoscenza è vana senza lavoro,
e che ogni lavoro è vuoto se non ha amore,
e che lavorando con amore vi legate a voi stessi, agli altri e a Dio
sabato 5 aprile 2014
5 consigli su... come risparmiare con un figlio (piccolo)
I figli sono una gioia. Ma mantenerli costa. E non poco. Anche quando sono appena arrivati. Ecco alcuni consigli pratici per limitare le spese (basati su esperienze dirette/indirette e buon senso).
- Le cose per accudirlo - Quelle che servono sono veramente poche. Le tre principali sono lo scalda-biberon elettrico, lo sterilizzatore e un trio (navicella, ovatto, passeggino) che sia il più possibile leggero.
- Giochi - Per divertire e stimolare i bambini piccoli basta veramente poco. Ho visto bambini appena nati più attratti dai colori sgargianti di una confezione che dai balocchi che li contenevano. Quindi potete posticipare un pochino l'acquisto di molti giochi. Del resto il miglior gioco, per tutti i bambini, restano mamma e papà e la loro capacità di interagire con lui facendogli scoprire il mondo
- Pannolini - Ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Provatene un po'. Scegliete quelli che vi sembrano il meglio per vostro figlio e le sue abitudini. A questo punto monitorate costantemente le offerte dei supermercati o dei negozi specializzati. Vi accorgerete che presto faranno a turno offerte sui prodotti che avete scelto.
- Seggiolino auto - Superati i nove chili, occorre prendere il seggiolino per la macchina. Anche in questo caso non sempre costoso è sinonimo di migliore. Meglio comprare un seggiolino omologato fino ai 18 Kg (anziché quelli fino a 36 Kg). Superata questa soglie di peso potete comprare, a un costo inferiore, i relativi cuscinetti di rialzo.
- In generale... - Lo vedete vostro figlio cresce in fretta. Le cose che oggi vanno bene, già domani potrebbero non essere più della sua taglia. Al posto di prenderle nuove, perché non pensare a prenderle di seconda mano? Culla e lettino per esempio. Ma anche i vestitini...
martedì 1 aprile 2014
Pollo gustoso
Il petto è del pollo una parte molto "asciutta" e per questo - a molti - poco gradita. Nei giorni scorsi, dovendo fare di necessità virtù, ho provato a insaporire quanto avevo cotto sulla piastra aggiungendo un filo d'olio e cospargendolo con sale, pepe e un po' di rosmarino. Il sapore è cambiato in modo radicale, ovviamente in meglio. Un tuning culinario semplice per un piatto veloce.
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domenica 30 marzo 2014
Inizia l'avventura
Inizia l'avventura di questo blog. Se ne sentiva il bisogno? Probabilmente no. Ed è vero. Ce ne sono già tanti in circolazione. Forse l'unica giustificazione alla sua esistenza è la possibilità che sia "onesto", ovvero che racconti di esperienze concrete, senza scendere nella trappola del copia-e-incolla. Per questo non avrà un tema specifico, ma raccoglierà informazioni e riflessioni su una serie di argomenti che mi sono cari e mi toccano da vicino. Un piccolo spazio di libertà, insomma. Dove dire la propria e - per chi volesse - scambiare due chiacchiere. Fuori da ogni logica commerciale, per il piacere di farlo. Non era per questo che sono nati i blog?
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